La grave accusa di estorsione: la battaglia legale dei figli di Berlusconi
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

La grave accusa di estorsione: la battaglia legale dei figli di Berlusconi

Silvio Berlusconi

La showgirl nega ogni addebito nell’ambito del processo legato alle “cene eleganti” di Arcore con Berlusconi.

Giovanna Rigato, ex olgettina e figura centrale in un controverso processo di estorsione, si difende dalle accuse mosse nei suoi confronti dalla famiglia Berlusconi. La donna, 42 anni, è accusata di aver tentato di estorcere un milione di euro a Silvio Berlusconi, minacciando di rivelare dettagli sulle celebri “cene eleganti” di Arcore. La vicenda, che ha suscitato grande interesse mediatico, vede ora i figli dell’ex premier, deceduto a 86 anni, costituirsi come parte civile.

Funerali Silvio Berlusconi - Marina Berlusconi, Pier Silvio Berlusconi, Paolo Berlusconi
Leggi anche
Crisi agricola in Europa: la protesta dei trattori italiani contro politiche governative ed europee

La posizione di Rigato: “Nessuna Estorsione”

Giovanna Rigato, assistita dagli avvocati Stefano Gerunda e Corrado Viazzo, nega fermamente ogni accusa. La showgirl sostiene di aver cercato unicamente un risarcimento per i danni d’immagine subiti a seguito dello scandalo “Ruby Rubacuori” e dei processi conseguenti. La sua presenza ad Arcore, secondo Rigato, non testimonia di comportamenti illeciti, ma di una ricerca di accordo. Con fiducia, Rigato attende di chiarire la sua posizione di fronte ai giudici, sottolineando la sua serenità e la convinzione di poter dimostrare la propria innocenza.

La denuncia di Berlusconi e il processo in corso

La vicenda giudiziaria ha avuto inizio nel 2017, quando Berlusconi denunciò Rigato per tentata estorsione. Secondo l’ex premier, la showgirl avrebbe richiesto un milione di euro per mantenere il silenzio su quanto realmente accadeva durante le feste nella sua villa di Arcore. La denuncia di Berlusconi ha portato al processo attualmente in corso, che vedrà la prossima udienza il 17 aprile. Rigato, nota al pubblico televisivo, era già stata coinvolta in uno dei filoni del processo “Ruby ter”, insieme a Berlusconi, con accuse di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari.

I figli di Silvio Berlusconi hanno deciso di affrontare la questione con determinazione, scegliendo di costituirsi parte civile nel processo contro Rigato. Questa mossa dimostra l’intenzione di portare avanti la battaglia legale in nome del padre, nonostante l’opportunità di far decadere il processo se avessero scelto di non partecipare. La posizione assunta dalla famiglia Berlusconi riflette un chiaro segnale di fermezza e impegno nella difesa dell’onore e della reputazione del Cavaliere.

Mentre il processo procede, Giovanna Rigato continua la sua vita e carriera nel mondo dello spettacolo, desiderosa di voltare pagina e lasciarsi alle spalle le controversie legate ad Arcore. Con la prossima udienza fissata a breve, sia la difesa sia l’accusa si preparano per una nuova fase di questo complesso caso giudiziario, che tiene ancora banco nell’opinione pubblica italiana.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 31 Gennaio 2024 14:22

Crisi agricola in Europa: la protesta dei trattori italiani contro politiche governative ed europee

nl pixel